Da qualche anno il mondo dell’errecì si era un fermato ai “soliti” aerei ed elicotteri, sui quali ci sono pur state importantissime innovazioni tecnologiche ma in buona sostanza i modelli sono rimasti più o meno gli stessi.

Quasi dal nulla sono comparsi i multicotteri figli delle nuove scoperte in elettronica, un po’ grazie ad una trovata tutta italiana, il sistema Arduino e in parte grazie agli accelerometri montati sui controller della Wii.

I droni dall’inglese drone, maschio della vespa, sono dei velivoli dotati 4 o più motori elettrici che fanno ruotare le eliche ad essi collegate controllati da un computer di bordo che fornisce a ciascuno la giusta quantità di corrente che serve a mantenere in volo stabilizzato il multicottero o per farlo avanzare e dirigerlo nella direzione voluta.

Questa tecnologia li rende particolarmente facili da pilotare sono stabilissimi e, dato il numero dei motori, anche così potenti da sollevare pesi (payload) importanti.

La tecnologia militare del posizionamento GPS gli ha conferito anche la possibilità di mantenere un punto fermo in volo anche con il vento, di raggiungere gli obbiettivi da soli, di rientrare alla base e atterrare senza l’intervento del pilota.

Abbiamo quindi 2 categorie di droni: quelli senza la stabilizzazione GPS e quelli che ce l’hanno.

I primi, piccoli ed economici sono comunque in grado di volare benissimo sia indoor che outdoor con una ottima stabilità e facilità di pilotaggio e spesso dotati di micro videocamere in grado di realizzare video e , in alcuni casi di inviarli al pilota per il volo FPV ( guardando soltanto il video e non il modello come se fossimo noi stessi ai comandi) o per meglio inquadrare i soggetti che si desidera riprendere.

I droni più sofisticati, sono dotati di stabilizzazione GPS e di Gimbal per mantenere in piano la videocamera, consentono riprese professionali dall’alto con risultati incredibili. Sono così facili da usare che non richiedono alcuna esperienza di pilotaggio.

Attenzione a non prenderli sottogamba! Questi mezzi devono essere mantenuti sempre al massimo dell’efficienza e usati con attenzione, tenendoli a vista d’occhio e non volare sopra centri abitati e persone.

La grande quantità di funzioni specializzate richiedono una ottima conoscenza dei manuali di istruzioni, che vanno studiati a fondo e portati sempre in valigia insieme al drone.

Per i voli in aree critiche o professionali o con droni di peso superiore ai 250 grammi occorre munirsi di abilitazione al volo per il pilota e certificazione dell’aeromobile.