I Motori a scoppio
Quando si parla di motore a scoppio per modellismo, si intende un piccolo 2 o 4 tempi semidiesel (glow in inglese), la combustione avviene infatti un po’ per accensione tramite la piccola candela a incandescenza e un po’ per compressione.
I motori a 2 tempi sono usati sia per auto, scafi, e aerei, mentre i 4 tempi solo per gli aeromodelli, ai quali danno un tocco di realismo grazie al suono caratteristico e la possibilità di usare eliche più grandi.
La cilindrata viene spesso espressa dai costruttori in pollici cubici, nella tabellina che segue la conversione in centimetri cubici.
Pollici cubi | Centimetri cubi |
---|---|
0,10 | 1,8 |
0,15 | 2,5 |
0,20 | 3,5 |
0,25 | 4 |
0,40 | 6,5 |
0,45 | 7,5 |
0,60 | 10 |
0,90 | 15 |
1,20 | 20 |
1,80 | 30 |
La carburazione e l’avviamento di questi micromotori rappresentano lo scoglio più difficile da superare per i modellisti alle prime armi : i carburatori hanno dimensioni così ridotte che, sono assai sensibili alle variazioni di densità della miscela aria –combustibile, causati dalle differenti condizioni di umidità e temperatura..
Per questo motivo, si deve intervenire così spesso sugli spilli di regolazione.
La messa in moto, invece negli anni si è semplificata moltissimo, dal dito indice che imprimeva la rotazione all’elica, si è passati all’avviatore elettrico che agisce sull’ogiva dell’aereo.
Per gli automodelli poi, si è escogitato di tutto, dal semplice avviamento a strappo, all’avviamento elettrico di bordo (è sufficiente premere un pulsante senza neppure usare la batteria per la candeletta), allo starter box ( la scatola di messa in moto dotata di motorino elettrico e puleggia gommata per far girare il volano del modello) e, in ultimo, il rotostart, un avviatore elettrico simile a quello degli aeromodelli con un perno a cardano che si inserisce direttamente sul motore.
La batteria da 2V va sempre collegata con una pipetta alla candelina per renderla incandescente fino a che il motore non è partito, questo sistema non ha subito cambiamenti così come la candela è rimasta tale, un microscopico filamento di platino che rimane incandescente grazie al calore sviluppato dallo scoppio.
I Motori elettrici
Seguendo l’esempio del mondo reale, le nuove tecnologie usate sui motori elettrici BRUSHLESS accoppiati all’uso delle batterie LIPO, ha fornito un forte impulso ai modelli con motorizzazione elettrica. Le prestazioni di potenza e autonomia hanno raggiunte e superato quelle dei motori termici con una semplificazione dell’uso e della manutenzione, che è sempre stato il loro tallone di Achille.
Bisogna rinunciare al “suono” aggressivo e accattivante del motore, ma ne vale la pena, l’accelerazione bruciante, la velocità di punta superiore, le regolazioni dei parametri attraverso una semplice scheda da collegare al modello, e soprattutto la manutenzione quasi azzerata fanno dimenticare in fretta i vecchi motori “glow”.
I vecchi motori a spazzole sono stati “rivitalizzati” dalle batterie Lipo e sono ancora impiegati sui modelli più piccoli ed economici con prestazioni inferiori ma comunque interessanti. I motori Brushless, come recita il nome non sono dotati di spazzole e il movimento viene generato soltanto da un campo magnetico en regolato da una centralina che funziona come un piccolo computer. Il vantaggio è evidente, sul motore non si consuma nulla anche dopo ore e ore di funzionamento, e la centralina può essere programmata per ottenere più prestazioni, o minor consumo, si può regolare il freno per adattarlo o lo spunto e molti altri parametri.
Il rendimento è eccezionale oltre al 90% dell’energia fornita viene trasformata in movimento. Ovviamente ci sono motori specifici e di tutte le dimensioni per ogni uso e con differente numero di giri per volt (KV).
Per fare un esempio se leggete una scritta 3650- 3000KV significa che il motore in questione ha un diametro di 36mm, una lunghezza di 50mm e fornirà 3000 giri al minuto per ogni volt della batteria. Se non siete esperti, evitate il fai da te, affidatevi a chi ne sa di più per la scelta dei componenti, motore, ESC,batterie e dei rapporti o delle eliche da impiegare. Una scelta sbagliata non solo penalizza le prestazioni, ma porta alla bruciatura di qualche componente.