Pilotare un aereo radiocomandato è una emozione grandissima, molto simile a quella del volo reale, con la possibilità in più di poter scegliere il velivolo che piace, dal biplano al jet, e di partecipare in prima persona all’assemblaggio e alla messa a punto.
Come posso iniziare?
Iniziare l’aeromodellismo oggi è facile e divertente. Ci sono modelli per tutti, dal pronto al volo completamente assemblato che è sufficiente aprire la scatola, caricare le batterie, e decollare, a quelli in kit di montaggio che soddisfano anche il più sfegatato amante del fai da te.
Quello che è realmente importante in questa fase è concentrarsi sul pilotaggio; indipendentemente dal radiocomando che si decide di acquistare (meglio investire un po’di più su questa apparecchiatura fondamentale ) consigliamo di iniziare con un veleggiatore con motore elettrico, possibilmente in materiale antiurto, che grazie ad un volo lento e sicuro, buona visibilità in volo e ottima autonomia permette di fare tutto da soli senza il bisogno del classico “amico esperto”, indispensabile invece se si decidesse di partire con modelli più impegnativi. Da non sottovalutare che materiali come l’elapor possono essere incollati con il classico “attack” dopo una caduta e riprendere in questo modo il volo dopo pochi minuti.
Pilotare un aereo radiocomandato è una emozione grandissima, molto simile a quella del volo reale, con la possibilità in più di poter scegliere il velivolo che piace, dal biplano al jet, e di partecipare in prima persona all’assemblaggio e alla messa a punto.
Alcuni aeromodelli di ultima generazione sono dotati di un sistema di stabilizzazione in volo, simile a quello dei droni che, oltre a semplificare il pilotaggio correggono gli errori e non permettono al velivolo di precipitare.
Non appena avrete preso confidenza con decolli, evoluzioni in volo e atterraggi, viene il momento di passare a qualcosa di più sfizioso….
Elettrico o scoppio
Grazie allo sviluppo tecnologico di batterie e motori, oggi abbiamo aerei a propulsione elettrica che hanno prestazioni pari allo scoppio, con il limite che su modelli superiori al metro e mezzo di apertura alare i costi di batterie e motore sono ancora molto alti.
Ricapitolando quindi : volo elettrico sì per piccoli modelli e motoalianti ( puoi spegnere il motore e riaccenderlo quando vuoi per veleggiare anche quando le condizioni non lo permetterebbero ) e per volare ovunque. Motori a scoppio per grandi modelli che necessitano anche di superfici idonee al volo con pista per decollo e atterraggio.
La maggiore difficoltà di uso dei motori a scoppio , attrezzatura di avviamento e carburazione viene appagata dal rombo ( molto realistico quello del 4 tempi ) e dai prezzi contenuti dei motori stessi.
Jet
Meritano sicuramente un accenno, costosissimi ma incredibilmente realistici, i modelli a propulsione jet rappresentano il punto di arrivo per tutti gli aeromodellisti , prestazioni e realismo al di sopra di ogni aspettativa…
Piccole turbine a kerosene spingono riproduzioni dei caccia più famosi come F16 , EUROFIGHTER ecc, a velocità vicine ai 500km/h , con risalite in candela mozzafiato, il tutto per soli… 10000 euro.
Con cifre più “umane” possiamo però accontentarci di una turbina elettrica , con i suoi 40000 giri al minuto può spingere modelli di oltre 1 kg a prestazioni quasi paragonabili a quelle a combustione.